Settore
Beni Culturali - Musei
Azienda/Istituzione
I musei provinciali sono istituzioni professionali che intendono segnare la direzione al panorama museale altoatesino e istituzioni educative partecipative che sviluppano un’opera di divulgazione e di mediazione culturale nell’interesse di una società democratica e pacifica. Essi:
- Rappresentano la storia dell’Alto Adige e ne illustrano l’identità e l’autonomia dal punto di vista di tutti e tre i gruppi linguistici;
- Custodiscono, in collaborazione con altri musei e collezioni pubbliche e private dell’Alto Adige, la memoria materiale e immateriale del territorio;
- Sviluppano un profilo comune, profili museali individuali e concetti espositivi e li armonizzano tra di loro nonché con quelli di altri musei e collezioni dell’Alto Adige,
- Fanno ricerca, in particolare sugli oggetti, e collaborano con altre istituzioni di ricerca della provincia e oltre;
- Trasmettono alla popolazione e ai visitatori, in forme e con strumenti attuali, in particolare tramite mostre e pubblicazioni, informazioni e conoscenze su tematiche riguardanti la società, storia, cultura, natura e identità dell’Alto Adige;
- Rendono possibile e promuovono, in modo adeguato ai gruppi di destinatari, l’accesso alla cultura da parte di tutti gli strati sociali, tutte le età e i generi, con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani;
- Sostengono con le loro conoscenze specialistiche gli altri musei e collezioni dell’Alto Adige, offrendo consulenza e servizi;
- Forniscono all’Amministrazione provinciale consulenza per la conservazione e il deposito di opere artistiche mobili in possesso della Provincia.
I musei provinciali permettono di sperimentare in prima persona la cultura facendone oggetto di diletto estetico, per favorire e approfondire la conoscenza dell’Alto Adige come luogo in cui vive mezzo milione di abitanti e scelto come destinazione turistica da milioni di ospiti.
Posizione lavorativa
Il progetto si concentra sulla fauna delle api selvatiche nei prati aridi della Val Venosta. Le domande principali di ricerca sono:
- Come si differenzia la biodiversità nelle aree di prato arido "storico", che dagli anni 50 non si sono cambianti nella loro espansione e caratteristiche, rispetto alle aree la cui estensione si è ridotta nel corso degli anni a causa dei cambiamenti di uso del suolo e dei processi di successione?
- La biodiversità delle api selvatiche nelle praterie aride a fondovalle, che si trovano nella zona di influenza dei meleti intensivi, è diversa da quella delle praterie aride situati più alte?
Per chiarire le domande, saranno studiate 4 aree di studio nell'alta e media Val Venosta. Il rilevamento delle api selvatiche avverrà sia in modo quantitativo, utilizzando colored pan traps, che in modo qualitativo (rilevamenti sul campo). Per completare le indagini svolte nel 2025, il programma di trappolaggio verrà ripetuto nel 2026.
Mansioni richieste:
- Sorveglianza delle trappole (colored pan traps): Svuotamento e riallestimento delle trappole alle date di svuotamento stabilite;
- Selezione del materiale catturato con le trappole, separazione del materiale in gruppi ed etichettatura;
- Ricerca bibliografica e analisi;
- Meetings di progetto
Profilo ricercato
Requisiti:
- Laure triennale nel campo delle scienze naturali (Biologia) preferibilmente con specializzazione in zoologia;
- Patente di guida B e un veicolo a disposizione;
- conoscenza basale in Entomologia;
- Disponibilità a conoscere la metodologia di campo;
- Conoscenza della lingua tedesca;
- Capacità di lavorare in modo indipendente e responsabile;
- Affidabilità e flessibilità.
Candidatura entro
01/12/2025
Ulteriori informazioni
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