Settore
Arti dello spettacolo
Azienda/Istituzione
Centrale Fies è un centro di ricerca per le pratiche performative contemporanee a Dro (TN) ed è gestito dalla Società Cooperativa Il Gaviale che nasce nel 1990 per organizzare, gestire e promuovere attività culturali e di spettacolo. I fondatori Dino Sommadossi e Barbara Boninsegna, dal 1981 hanno curato il festival drodesera a Dro, paese privo di un teatro o di strutture in grado di ospitarne la programmazione. Per i primi vent’anni il festival si è svolto nelle piazze, nei cortili, sul greto del fiume e nelle case, modalità aderente e perfetta per il teatro di ricerca di quegli anni, che indagava forme di narrazione e vicinanza col pubblico. Il teatro di strada, la danza urbana, i primi monologhi civili che diventeranno nel tempo capisaldi della storia teatrale italiana: tutto nasce nei cortili o passa per le strade di Dro. Nel frattempo l’apertura incondizionata ai fermenti più vitali e interessanti che la scena internazionale del teatro e della danza di quegli anni esprimeva, porta la Direzione a cercare un luogo diverso, capace di ospitare artiste e artisti in produzione e di sviluppare i progetti nel modo più consono ed efficace: una centrale idroelettrica da riconvertire ad ambienti per la performing art. Inserita in un ambiente naturale di grande pregio naturale, il biotopo delle Marocche, frana di epoca glaciale, Centrale Fies Art Work Space, sede di un importante festival estivo, è una fra le più importanti testimonianze di archeologia industriale del Trentino. Nasce nel 2000 dalla volontà di operare un cambio di passo: da un festival estivo alla creazione di un luogo di produzione aperto tutto l’anno. La visione illuminata di un’azienda come Dolomiti Energia consente alla Cooperativa Il Gaviale di agire progressivamente su questo luogo e realizzare così questo ambizioso progetto culturale che in quel tempo, in Italia, non aveva precedenti. Quando nasce l’idea, Centrale Fies è un complesso industriale nel quale l’attività era stata dismessa negli anni ‘70. Nel rispetto della monumentale struttura e della sua storia, negli anni sono stati realizzati interventiarchitettonici di grande gusto e attenti al contemporaneo. Il progetto di recupero e qualificazione ad uso culturale è stato curato ispirandosi a criteri di economicità, essenzialità, risparmio energetico e innovazione, utilizzando materiali che fossero in perfetto dialogo con la struttura esistente, e che non ne mutassero l’essenza. Questi importanti interventi sulla struttura crescono e si trasformano in parallelo ai progetti pensati, ideati e realizzati in quegli spazi. L’interno viene pensato per offrire alle
persone ospiti della struttura, gli spazi e gli strumenti utili e adatti allo sviluppo del proprio lavoro: una foresteria, quattro sale dalle architetture inconfondibili adibite ad ambienti per la produzione di arti performative, per i lab, gli shooting fotografici, una sala trasformata in teatro, e uffici ricavati dall’antico ponte di controllo atti ad ospitare l’intero staff, co-workere start up. Copertura wifi, scrivanie, una nuova postazione per grafica e video making, uno
staff curatoriale e tecnico a disposizione, e un dipartimento concentrato sui nuovi concetti di residenza creativa e produttiva per artiste e artisti professionisti. Nel corso degli anni l’attività svolta negli spazi di Centrale Fies fa sì che, accanto alla realizzazione di Festival Drodesera, la Mission principale sia perseguita dal dipartimento di residenze artistiche e creative: Dal 2015 il progetto Residenze Artistiche è riconosciuto dalla Provincia Autonoma di Trento nell’ambito dell’accordo di programma ai sensi dell’Intesa Stato-Regioni, in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 Luglio 2014. Obiettivo delle residenze è principalmente quello di creare nuove opportunità artistiche, attraverso periodi e processi di lavoro dedicati al confronto, allo sviluppo e al potenziamento di progetti creativi, alla ricerca e alla qualificazione delle professionalità artistiche coinvolte. Con questo progetto, Centrale Fies si propone come centro di residenza e produzione che intende dare il proprio sostegno a giovani compagnie. L’idea progettuale che fa vivere e “agire” Fies è innovativa e articolata, e porta avanti una riflessione fattiva sul contemporaneo, dove l’arte è il fulcro, la
base, la mission principale, ma anche il background che ha sviluppato visioni liminali per approcciarsi anche alle altre discipline: dalla produzione di performance e spettacoli, all’ideazione di concept culture based legati al territorio, o diretti alle imprese e a freelance in campo creativo, Centrale Fies mette a disposizione spazi fisici e mentali di lavoro
condiviso tra imprese culturali, centri di ricerca e soggetti imprenditoriali che operano in settori altri rispetto a quello della cultura, al fine di individuare e attivare processi che possano contribuire a portare all’elaborazione di nuovi modelli sociali ed economici efficaci per le imprese culturali. Grazie a questo lungo iter Centrale Fies diventa punto di riferimento nazionale e internazionale per una riflessione attiva in tensione verso una crescita culturale e sociale non solo del territorio ospitante, ma anche per l’arte contemporanea.
Posizione lavorativa
Il progetto apre a un/a giovane in Servizio Civile la possibilità di vivere un’esperienza di 6 mesi all’interno del centro e di beneficiare di una formazione specifica e di un percorso esperienza pratica focalizzata sulla comunicazione digitale applicata alle arti performative contemporanee con un’attenzione al linguaggio inclusivo, decoloniale e bias free. Comunicare in modo rispettoso per i generi, le provenienze, i background storici è una delle sfide più trasversali che il settore della comunicazione, dentro e fuori dal mondo culturale, oggi si pone. Ed è una necessità sociale che investe ogni ambito della vita, e che oltrepassa quello professionale. Saper comunicare in modo inclusivo ed essere consapevoli del peso del linguaggio nella comunicazione sociale è un valore da portare con sé ovunque: Centrale
Fies è un luogo attraversato da centinaia di artiste e artisti internazionali ogni anno, ricercatrici e curatori al lavoro sui temi delle discriminazioni e dei diritti. Come centro e come team di comunicazione siamo dunque chiamate/i a documentarci e ad adoperarci professionalmente affinché i linguaggi che usiamo per comunicare siano inclusivi e rispettosi di ogni soggettività. All’interno di questi processi che abbiamo consolidato e che continuiamo ad affinare, accogliamo un/a giovane che abbia desiderio di far parte di questo percorso, al quale trasmettere tutto quel che abbiamo imparato e sperimentato soprattutto negli ultimi 10 anni.
Obiettivi:
- Formare le nuove generazioni a trasferire forme di responsabilità sociale all’interno delle pratiche lavorative affinché ogni professione si voglia intraprendere possa essere vista e sviluppata in un orizzonte etico e improntato all’inclusività e al rispetto;
- Trasferire un bagaglio fatto di conoscenze e competenze professionali ma anche di metodo e rigore, necessari a immaginare, praticare e gestire processi lavorativi basati sulla creatività nella comunicazione;
- aprire le/i giovani a una comprensione ampia della dimensione dell’imprenditorialità culturale affinché possano valutare con consapevolezza la possibilità di proiettarsi professionalmente in questo campo. Centrale Fies opera in un contesto territoriale in cui le opportunità culturali e professionali per giovani e giovani adulte e adulti sono spesso limitate rispetto ai grandi poli urbani. Il progetto SCUP risponde a un bisogno reale: offrire ai/alle giovani occasioni di crescita in un contesto professionale e internazionale che coniuga arte, società e attivazione culturale.
L’inserimento nel team di comunicazione permette di entrare in relazione con strumenti, linguaggi e pratiche che favoriscono la consapevolezza critica e la partecipazione attiva alla vita culturale e democratica del territorio, rafforzando il senso di cittadinanza e la capacità di lettura del contemporaneo. Segnaliamo, inoltre, l’occasione per la/il giovane di partecipare ai momenti di workshop, talk e lezioni previsti nella programmazione al pubblico, ai quali l’intero team di Centrale Fies partecipa come programma di formazione e aggiornamento permanente. In queste
occasioni vengono presentate ricerce artistiche e accademiche (in ambiti come antropologia, sociologia, architettura e paesaggio, filosofia politica) per approfondire temi riguardanti in particolare ecologia e diritti umani.
Profilo ricercato
Cerchiamo persone che vogliano misurarsi in un contesto internazionale, e che abbiano una sensibilità particolare verso il potere delle parole, l’inclusione, e i linguaggi che sanno ascoltare prima di parlare.
Inizio previsto a partire da
01 dicembre 2025
Candidatura entro
24/10/2025